Pastificio
Casoncelli di Barbariga
Barbariga (BS)
Difficile, quasi impossibile, trovare un piatto più identificativo delle paste ripiene nel vasto panorama della nostra cucina, e all’interno della categoria solo poche ricette possono contendere il primato ai casoncelli, forzata italianizzazione del più autentico e felice “casonséi” e preparazione simbolo dell’intera provincia bresciana.
Ma è nella nostra «bassa» che sfoglia sottile e ripieno si uniscono in perfetta simbiosi, bene lo sanno Anna e Angela Rosini, sorelle che dal 2010 dividono onori ed oneri dell’impresa familiare Casoncelli di Barbariga.
A dare il LA iniziale Angela che dopo un’esperienza come dipendente in un’analoga realtà decide di utilizzare direttamente, coinvolgendo la sorella, quanto visto da ragazzine nella cucina delle zie, proprietarie di una trattoria nella pianura locale.
Ed entrare nel loro laboratorio, pur nell’assoluto rispetto delle norme vigenti, è fare un salto in un felice passato dove ogni singolo casoncello, ma anche il più piccolo tortellino, veniva lavorato esclusivamente a mano: l’impastatrice e le sfogliatrici sono oggi le uniche concessioni alla meccanizzazione.
La sottile sfoglia viene tagliata manualmente e ogni riquadro riceve con la stessa modalità una ricca «noce» di profumato ripieno, per poi essere abilmente piegato e regalare al futuro condimento uno dei capolavori della cucina italiana.
Casoncelli Tradizionali, alle Erbette, alla Carne, alla Zucca o al Bagòss – i ripieni percorrono buona parte della provincia -, sino ai piccoli Tortellini da Brodo, sono il risultato di una tipicità tenuta in vita da figure come le sorelle Rosini capaci ai nostri giorni di rendere la «bassa» uno di quei luoghi unici, in grado di evocare lunghe tavolate e zuppiere colme di fumanti «casonséi».
“Ed entrare nel loro laboratorio, pur nell’assoluto rispetto delle norme vigenti, è fare un salto in un felice passato dove ogni singolo casoncello, ma anche il più piccolo tortellino, veniva lavorato esclusivamente a mano: l’impastatrice e le sfogliatrici sono oggi le uniche concessioni alla meccanizzazione.”